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Rilke e l’amore
Roma, 14 maggio 1904 “… Poco noi sappiamo, ma che ci dobbiamo tenere al difficile è una certezza che non ci abbandonerà; è bene essere soli, perché la solitudine è difficile; che alcuna cosa sia difficile deve essere una ragione di più per attuarla. Anche amare è un bene: ché l’amore e difficile. Voler bene da uomo a uomo: questo è forse il più difficile compito che ci sia imposto, l’estremo, l’ultima prova e testimonianza, il lavoro, per cui ogni altro lavoro è solo preparazione. Perciò i giovani, che sono principianti in tutto, non sanno ancora amare: devono imparare. Con tutto l’essere, con tutte le forze, raccolte intorno al loro…
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Etty Hillesum e la sofferenza
«Bisogna esser capaci di sostenere e sopportare le cose, fino alla fine e con tutto il loro peso. Non sta qui la differenza tra i russi e noi occidentali? Il russo porta il suo fardello fino alla fine, piega le spalle sotto il peso, pieno di emozioni, e soffre nel profondo. Noi ci fermiamo a metà strada col sopportare e ci liberiamo con parole, considerazioni, filosofie, trattazioni teoriche e quant’altro. Ci fermiamo nel cuore dell’esperienza delle nostre emozioni e non riusciamo più a portarle oltre e a soffrire, e i nostro cervello ci viene in aiuto, ci sottrae il peso e vi costruisce le sue teorie. E non sarà per…