Il libro di nonna Teresa

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IL LIBRO DI NONNA TERESA (di Diego Valeri)

È questo il libro di nonna Teresa

ch’ogni momento ti dà una sorpresa.

Vedi in principio la cara vecchietta

seduta al fuoco che fa la calzetta.

Volta la carta: tu trovi un cavallo

che viene avanti con passo di ballo.

Il cavallino si volge a guardare

volta la carta: tu trovi un bel mare.

Sul mare veleggia una splendida nave;

volta la carta: tu trovi una chiave.

La chiave è appesa a un cordone turchino,

volta la carta: tu trovi un bambino.

Bravo bambino che fai la lezione!

Volta la carta: tu trovi un melone.

Melone a fette, che dolce profumo!

Volta la carta: di spine c’è un grumo.

Gira alla larga! Son spine cattive;

volta la carta: tu trovi le olive.

Le verdi olive son buone, son belle;

volta la carta: tu vedi le stelle.

Le stelle occhieggiano, audaci o ritrose;

volta la carta: tu trovi le rose.

Hai visto un cespo di rose fiorite;

volta la carta: tu trovi una lite.

Questa è una lite di gatti e di cani;

volta la carta: ti trovi a domani.

Domani è un giorno che ognuno ci spera,

volta la carta e il domani è già sera.

La sera è bella, con suoni e con canti;

volta la carta: ci sono i briganti.

Briganti buoni, assai bene educati;

volta la carta: son già incatenati.

Catene d’oro, d’argento e di rame;

volta la carta: tu vedi la fame.

La fame è pallida come un limone;

volta la carta: c’è il gatto mammone.

S’avanza il gatto con cento suoi figli;

volta la carta: ecco odore di gigli…

ti piace il libro di nonna Teresa?

Volta la carta: ci trovi una chiesa.

È una chiesina piccina picciò;

volta la carta: un uccello volò.

Vola lontano che più non si vede;

volta la carta: c’è l’orma di un piede.

Il piede è andato chissà, chissà dove;

volta la carta: una foglia si muove.

Anche la foglia, col vento è fuggita;

volta la carta e quest’altra è pulita.

Bianca e pulita è la neve sul monte;

volta la carta e traversa quel ponte.

È un ponte d’aria e di raggi di luna;

volta la carta con buona fortuna.

Voltane un’altra e poi voltane tre,

l’ultima carta si volta da sé.

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