pensieri
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Lettre à mes collègues
Cher@ Collègue, peut-être nous connaissons-nous déjà, peut-être pas[1]. Je suis instituteur, j’ai consacré plus de quarante ans à la cause anthroposophique et à la pédagogie qui en découle, et je suis formateur en pédagogie depuis près de trente ans. Comme je souhaite ardemment mettre à la disposition de chaque collègue ce que j’ai pu développer au cours de tant d’années de recherche et d’expérience, je me tourne vers vous pour vous faire part des résultats de mon travail et, si vous en avez besoin, pour vous offrir (gratuitement) mon aide et ma collaboration. Voici donc quelques réflexions que j’ai développées au cours de ces 30 dernières années : Pourquoi la…
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Letter to my colleagues
Dear Colleague, perhaps we already know each other, perhaps not[1]. I am an elementary school teacher, I have devoted more than forty years to the anthroposophical cause and the pedagogy derived from it, and I have been training in pedagogy for almost thirty years. It is my fervent wish to make available to every colleague what I have been able to develop over so many years of research and experience, so I am turning to you to tell you something of the results of my work and, should you need it, to offer you (free of charge) my help and cooperation. So here are some thoughts that I have developed…
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Lettera ai Colleghi n.2
Car@ Collega, se hai letto la mia prima lettera[1], sarai forse interessat@ a sapere se ci sono altri modi per imparare a distinguere l’essenziale dal non essenziale e predisporsi ad avere intuizioni. Proseguo perciò a scriverti per condividere con te i risultati del mio lavoro di ricerca, cominciando con qualche considerazione preliminare. A chi rifletta sulla professione del maestro apparirà chiara la differenza che c’è tra chi vuole programmare in anticipo tutto quello che insegnerà in un determinato anno scolastico e chi invece si sforza di corrispondere alle reali esigenze evolutive dei bambini che ha di fronte, costruendo via via la sua proposta formativa secondo quanto osserva in…
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Le origini della scuola Waldorf
LE ORIGINI DELLA SCUOLA WALDORF di Fabio Alessandri Le scuole Waldorf – o scuole Rudolf Steiner – sono più di 2000 nel mondo[1], tra materne, elementari, medie e superiori e si ispirano alla scuola voluta nel 1919 dall’industriale Emil Molt[2] e diretta da Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia o scienza dello spirito. In questo breve articolo tenteremo di fornire alcuni elementi chiave che consentano alle persone più attente di valutare in che misura un’iniziativa che dichiari di volersi rifare all’opera di Rudolf Steiner e alla prima scuola Waldorf sia effettivamente riuscita nei suoi intenti. Rudolf Steiner (1861-1925) nacque in un paese austriaco sul confine ungaro-croato. Fin da bambino, come scrive nella…
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Il Padre Nostro proposto da Rudolf Steiner in una versione tramandata da Ita Wegman
Traduzione di Fabio Alessandri Vater, der du warst, bist und sein wirst in unser aller innerstem Wesen! Padre che eri, che sei e che sarai nel più intimo della nostra entità! Dein Wesen wird in uns allen verherrlicht und hochgepriesen. La tua entità venga in noi tutti magnificata e glorificata. Dein Reich erweitere sich in unseren Taten und in unserem Lebenswandel. Il tuo Regno si estenda nelle nostre azioni e nella nostra condotta di vita. Deinen Willen führen wir in der Betätigung unseres Lebens so aus, wie du, o Vater, ihn in unser innerstes Gemüt gelegt hast. La tua Volontà venga da noi compiuta nell’attivarci nella vita così come tu,…
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La filosofia della libertà – capitoli I e II
TRADUZIONE DI FABIO ALESSANDRI (disponibile come stampa in proprio su richiesta) I L’agire umano cosciente L’uomo nel suo pensare ed agire è un essere spiritualmente libero o soggiace alla costrizione di una ferrea necessità di pure leggi di natura? A poche domande è stato rivolto tanto acume come a questa. L’idea della libertà della volontà umana ha trovato un gran numero di caldi sostenitori come di agguerriti oppositori. Ci sono uomini che nel loro pathos morale accusano di essere uno spirito limitato chi nega un fatto così evidente come la libertà. Altri al contrario ritengono sia il colmo della non scientificità credere che le leggi di natura non valgano…
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Preghiera della devozione
Qualsiasi cosa venga, tutto ciò che mi potrà portare la prossima ora o il prossimo giorno: non ci sarà paura che mi consentirà di modificarlo, fintanto che mi è del tutto sconosciuto. Io lo attendo con la più completa calma interiore dell’anima, con la completa quiete dello specchio d’acqua del mio essere intimo. L’ansia e la paura paralizzano la nostra evoluzione: dando spazio alle onde della paura e dell’ansia noi ricacciamo indietro ciò che dal futuro vuole penetrare nella nostra anima. La dedizione a ciò che viene chiamata saggezza divina degli avvenimenti, la certezza che ciò che verrà deve essere e deve avere in una qualche direzione i suoi effetti…
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Vogliamo un’altra scuola o un’altra educazione?
Un’idea che dovrebbe animare tutti gli insegnanti di qualunque scuola o grado è che l’insegnamento dovrebbe preparare alla vita stando nella vita. Di fatto negli ultimi decenni ci siamo abituati a ritenere del tutto normale rinchiudere i nostri bambini entro mura scolastiche all’interno delle quali si trova ben poco di ciò che c’è nel mondo. Il mondo curiosamente, entrando nelle scuole, si trasforma come per incantesimo in racconto astratto, formula, definizione, così che i nostri bambini vivono una costante lacerazione tra ciò che la scuola li obbliga a fare e a imparare a memoria, adducendo mille ragionamenti a favore della propria proposta, e quello che il mondo nella sua concretezza è sempre…
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La legge sociale fondamentale
«La salute di una comunità di uomini che lavorano insieme è tanto più grande quanto meno il singolo ritiene per sé i ricavi delle sue prestazioni, vale a dire quanto più di tali ricavi egli dà ai suoi collaboratori, e quanto più i suoi bisogni non vengono soddisfatti dalle sue prestazioni, ma da quelle degli altri.» (Rudolf Steiner, «Scienza dello spirito e problema sociale» 1905, ne «I punti essenziali della questione sociale», Editrice Antroposofica Milano)